UN BRACCIALE NEL TEMPO
Tutti gli oggetti che amiamo indossare, sono il risultato della nostra antica storia. All’inizio i bracciali erano fatti da steli d’erba intrecciati o da rami flessuosi; solitamente erano gli uomini a portarli sull’omero. La loro diffusione si evidenzia nei popoli con una vita sociale sviluppata e con un gusto estetico nel decorare il corpo; gli ornamenti sulle varie parti della figura servono a distinguere chi li indossa per il proprio tratto caratteristico. Col passare del tempo, vengono utilizzati per le creazioni conchiglie, pietre dure ed altri materiali . L’impiego del rame e del ferro per creare cerchi, arriva dalle aree tropicali che conoscono la lavorazione del metallo. Nelle popolazioni dell’ Africa e dell’Asia meridionale e nell’Arcipelago Indiano, l’uso di monili in questi materiali è la dimostrazione di ricchezza e venivano indossati sia dagli uomini che dalle donne. Le popolazioni nordiche, non facevano uso di questo ornamento perché le braccia erano sempre coperte per fronteggiare le avversità climatiche. Comunque sia, la bellezza dei bracciali attraversa i secoli e le antiche civiltà orientali; Babilonesi ed Egiziani ne fecero largo uso lasciandoci manufatti di incredibile bellezza.
Cerchi sottili adornati da pietre preziose,indossati al polso,all’avambraccio e alla caviglia; quelli egizi erano inoltre smaltati in vari colori. Attraverso il tempo, possiamo scoprire tutte le creazioni più ambiziose immortalate nelle tele di celebri pittori; Tiziano e le donne veneziane, eleganti e senza tempo; Paolo Veronese e la minuziosa immagine dell’alta gioielleria contemporanea. Il secolo più ricco in creazioni di bracciali è senza dubbio il settecento.Una striscia di velluto, arricchita da un cammeo o da una pietra preziosa; una miniatura o un fermaglio d’oro come chiusura. In Francia, coniano il termine”bracelet o botte ‘a portrait”. Nell’ottocento, le donne si adornano le braccia con meravigliose creazioni, indossandone anche tre per volta. Ai giorni nostri,gli orefici creano gioielli molto belli, alcuni si rifanno ai fasti del passato; altri creano composizioni ispirate al futurismo o al simbolismo magico del cerchio. Comunque la si mette, resta il fatto che il braccialetto è sempre molto apprezzato; cattura l’attenzione e speriamo che arrivi come prossimo regalo!
IL TENENTE SHERIDAN E IL MISTERO DEL BRACCIALETTO
Il martedì sera,a casa della bisnonna, una piccola folla chiassosa irrompeva nel salotto. I vicini di casa (una coppia con bambini e due anziani coniugi) prendevano le sedie della sala da pranzo, per sistemarle vicino al sofà. La bisnonna,dalla sua poltrona, attendeva pazientemente che tutti avessero preso posto.
I bambini, accovacciati sul tappeto e gli adulti,erano in attesa. La prozia accendeva il televisore e cominciava la magia. Nel 1959, le trasmissioni erano in bianco e nero, sull’unico canale nazionale. Il fascino del piccolo schermo,catturava immediatamente tutti i presenti; dopo la presentazione del programma, fatto dall’annunciatrice iniziava “Giallo club-Invito al poliziesco” . Ogni episodio, veniva interrotto prima che il tenente Sheridan, svelasse il colpevole. A quel punto, nello studio televisivo, un presentatore e tre ospiti formulavano ipotesi sul loro presunto colpevole. Nel frattempo, anche in casa si discuteva del possibile “cattivo”, mentre la prozia offriva il liquore agli adulti e i biscotti ai piccoli telespettatori. Alla ripresa del telefilm, nel salotto calava il silenzio; in attesa del sospirato colpo di scena che avrebbe smascherato il colpevole. La serata si concludeva, col riposizionamento delle sedie e il ringraziamento da parte di tutti per l’ospitalità’ della bisnonna.
Dopo aver sbrigato alcune cose , la prozia si apprestava a cambiarsi per la notte; riponendo i cerchi d’oro che portava al polso, si accorge che ne manca uno. Subito ritorna in salotto e comincia a guardare in ogni direzione, ma non lo trova.
Sconsolata ritorna in camera e va a dormire. Dopo una notte agitata,si alza per fare colazione e andare al lavoro; la bisnonna nel darle il caffè le domanda se va tutto bene e le mostra il braccialetto.
La cosa buffa è che la prozia, aveva combinato il pasticcio da sola. Per non disturbare i presenti ,col tintinnio provocato dai cerchi al polso, come sua abitudine,aveva pensato bene di sfilarli; appoggiandoli con un movimento veloce, sulla seduta del sofà, vicino al bracciolo. Durante la serata,un cerchio che componeva il bracciale aveva deciso di giocare a nascondino. Fortunatamente la bisnonna che si alzava all’alba, aveva ispezionato il sofà come faceva il tenente Sheridan e lo aveva trovato.
Erano altri tempi, i vicini di casa non erano degli estranei e la convivialita’ era una piacevole abitudine delle famiglie italiane.